Tra il vecchio e il nuovo secolo scorre la vita
dei sinistrorsi:
Fermo Fava Faceva, docente universitario che avversa il potere costituito;
Renato Peretti, galantuomo di tempi passati, maestro di nome e di fatto;
dei destrorsi:
Roberto Varon, rampollo indolente e sua madre Armida, imprigionata dalla paralisi;
Maura Turpi, fanciulla dalla disinvolta morale;
Jon Livi, commercialista traumatizzato da un destino crudele;
Patrizio Pavidi, avvocato di vaglia con la moglie Gisella e i reazionari Sergio Sozzi, don Giustino ed Efisio Capretta;
dei proletari:
Marisa, Paolo e Giuseppe e il porco pensante che forse fu altro nella vita precedente, e adesso è salciccia e salame;
del non schierato perché osservatore:
Esteban Dedalos, che viene dallo spazio.
Personaggi destinati a incontrarsi e a scontrarsi e ad assistere a un miracolo o pseudo tale.
Sono passati circa vent’anni, Armida è terra da pentole. Roberto e Maura sono sposati non tra di loro, Pavidi e Livi esercitano ancora e cercano di sfuggire agli incubi, Sozzi, don Giustino e Capretta scivolano verso la fine, Marisa, Paolo e Giuseppe hanno coronato la loro esistenza dando continuità alla miseria.
Al consolidato sodalizio tra Fava Faceva e Peretti si sono aggiunti Esteban Dedalos e un nuovo personaggio, Leonidas lo scrittore senza lettori; insieme hanno creato la famiglia dei senza famiglia.
Intanto il nuovo avanza, soprattutto in cucina.