Sergio Remondino. Torinese, classe 1959, si laurea in Architettura con una tesi sul design auto e inizia a scrivere di corse appena ventenne. Il suo sogno è diventare un pilota di Formula 1, ma presto scopre che se la cava meglio con le macchine per scrivere piuttosto che con le macchine per correre, e quindi prende la sua strada. La sua storia giornalistica inizia nel 1979 a “Tuttosport” e continua con la “Gazzetta del Popolo” e presso la redazione torinese del “Corriere dello Sport”. All’inizio degli anni Ottanta prendono forma la collaborazione con il mensile specializzato “Grand Prix Auto” e la corrispondenza da Torino per “Autosprint”. Poi, nel maggio dell’89, approda alla redazione dell’iconico settimanale da corsa, per trascorrervi quasi trent’anni, divenendo via via giornalista professionista, caposervizio, quindi caporedattore e responsabile dell’affiliato mensile “Rallysprint”. L’altra grande passione di Remondino sono i libri, una ventina a oggi quelli che ha scritto. Il racconto sulla vita di Johnny Cecotto è il primo edito da Minerva. Il prossimo? Lo sta già preparando…