Gian Paolo Ormezzano
Gian Paolo Ormezzano

Ormezzano Gian Paolo o Giampaolo o da atto di nascita con errore Gianpaolo (non si saprà mai la giusta grafia) nasce a Torino il 17 settembre 1935, primo di tre ormezzanini maschi. Comincia la scuola a cinque anni, partendo dalla seconda elementare e subito annuncia che farà il giornalista sportivo. Scrive i pensierini per i compagni compensato da mentine che, tantissime, gli eviteranno per tutta la vita di fumare. Scuoletta a Limone Piemonte, da sfollato: lì impara a sciare. Poi Torino: media, liceo classico, sempre promossissimo. Fanatico calciatore, cestista, pallavolista, podista e soprattutto nuotatore talora vincente in crawl e dorso. A 17 anni università: il padre lo vuole ingegnere, lui si iscrive a Legge (laurea mai) e va a fare gratis il galoppino al quotidiano torinese “Tuttosport”, dove diventa giornalista e sinanco direttore (1974-79), passando nel 1979 a “La Stampa” come inviato sino alla pensione (dal 1991, ma dribblata perché insiste a scrivere) e collaborando per oltre mezzo secolo col settimanale “Famiglia Cristiana”.
Una moglie, due figlie e un figlio laureati, pochissimissimi amori, tantissimissimi viaggi, tutto il meglio sport e i meglio campioni visti dal vivo e raccontati per sessanta e passa anni. Come praticante un rally di Montecarlo da navigatore e due maratone eroicamente finite da fachiro vecchiaccio senza allenamento, New York 1995 e Torino 1998. Reportage anche dalla Cina nel 1966 e da Cape Canaveral (conquista lunare) nel 1969. In vacanza viaggiato tanto mondo extrasport, specie Messico e Francia e Usa e Spagna e Giappone. Uffa.

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