Giacomo Lercaro
Giacomo Lercaro

Giacomo Lercaro. La sua formazione ebbe luogo presso il Seminario diocesano di Genova e il Pontificio Istituto Biblico.
Ordinato presbitero il 25 luglio 1914 nei giorni che videro l'avvio della Prima guerra mondiale, svolse inizialmente la sua attività pastorale quale cappellano nell'esercito.
Fu nominato Arcivescovo di Ravenna e Vescovo di Cervia il 31 gennaio 1947 e consacrato il successivo 19 marzo dall'allora arcivescovo di Genova Giuseppe Siri, del quale sarebbe diventato, negli anni successivi, il contraltare. Lercaro rappresentava in effetti uno dei personaggi più noti dello schieramento "progressista" dell'episcopato italiano e Siri, invece, l'ala più legata alla tradizione.
Lercaro fu trasferito alla Sede di Bologna il 19 aprile 1952. Il 12 gennaio 1953 fu creato Cardinale con il titolo di Santa Maria in Traspontina da Papa Pio XII.
Lercaro partecipò ai due Conclavi del 1958 e 1963 nonché al Concilio Vaticano II, di cui fu membro di una delle commissioni preparatorie.
Dal 1966 al 1968 fu presidente del Consiglio per la Riforma liturgica, che proprio in quegli anni preparava una serie di importanti mutamenti liturgici, fra i quali l'uso, insieme al latino delle lingue nazionali nel rito romano. Tali cambiamenti erano fortemente osteggiati dall'ala più conservatrice, come attestò la lettera pubblica di opposizione al Rito Romano rinnovato della Messa, scritta nel settembre del 1969 dai Cardinali Antonio Bacci e Alfredo Ottaviani. La commissione liturgica attuò le decisioni del Concilio ecumenico sottoscritte da papa Paolo VI, per i suoi innegabili vantaggi pastorali.
Il cardinal Lercaro fu molto legato a Giuseppe Dossetti che da leader della Democrazia cristiana, divenne monaco e fondatore, e fu una delle voci più influenti nel concilio e nel postconcilio.
È stato il consacratore principale dell'Arcivescovo Agostino Baroni M.C.C.I., del Vescovo Gilberto Baroni e del Vescovo Luigi Bettazzi, suo Vescovo ausiliare dal 1963 al 1966.
Lasciò il 12 febbraio 1968 il governo pastorale della Diocesi di Bologna, città in cui morì il 18 ottobre 1976. La tomba del Cardinale Lercaro si trova all'interno della Cattedrale di San Pietro a Bologna.

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